Pagina 2 - Self Rivista - Anno 1 n°3

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psicoanalisi classica, per arrivare a una visione in cui si lavora in un
continuum definito da varie dimensioni della soggettività: i sistemi
intersoggettivi.
La fenomenologia del trauma e l’assolutismo della vita di
ogni giorno. Un resoconto personale
di
Robert D. Stolorow
,
(membro internazionale e
visiting professor
ISIPSé) caposcuola
della prospettiva intersoggettiva, è una sintesi di lucide intuizioni
teoriche generosamente elaborate all’interno di una situazione
personale estremamente traumatica e dolorosa. A partire da ciò,
l’autore riflette sull’impatto di un evento traumatico su un bambino
piccolo, per il quale il sostegno dell’assolutismo della vita quotidiana
si sta appena formando.
Donna M. Orange
(membro ordinario e
visiting professor
ISIPSé)
è fra i più stretti collaboratori di Stolorow e ha dato un contributo
originale e determinante allo sviluppo della prospettiva
intersoggettiva. Con il suo articolo
Il testimone post-cartesiano
e la professione psicoanalitica
, la Orange ci immette nella sua
ricerca, spiazzante e al tempo stesso illuminante, dei “residui
cartesiani” che ancora irrigidiscono il nostro modo di pensare i
rapporti intersoggettivi.
A tal proposito, appare chiarificatore l’articolo di
Robert Stolorow:
Dalla pulsione all’affettività: contestualizzare la vita
psicologica.
In esso, Stolorow espone il passaggio che conduce a un
contestualismo psicologico e alla nascita dei sistemi intersoggettivi
(Orange, Atwood, Stolorow 1997). Viene descritto il cambiamento
nel pensiero psicanalitico dal primato della pulsione (da Freud,