Pagina 3 - Self Rivista - Anno 1 n°3

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attraverso il “mito cartesiano della mente isolata”), a quello
dell’affettività, (sistemi dinamici intersoggettivi, attraverso la
concezione dell’affetto di Heidegger). Un largo spettro di fenomeni
psicologici: conflitto psichico, trauma, transfert, resistenza,
inconscio, interpretazione psicanalitica, vengono rivisitati alla luce
del primato motivazionale dell’affettività, e così contestualizzati.
Il trauma dello sviluppo viene visto come l’esperienza di un affetto
intollerabile, e gli stati affettivi traumatici spiegati nei termini dei
sistemi relazionali nei quali essi sono esperiti (Stolorow e Atwood
1992). Vengono definite nuove forme di inconscio, come esito di
situazioni di una grave cattiva sintonizzazione, definendo i principi
organizzatori, l’inconscio pre-riflessivo, l’inconscio dinamico,
l’inconscio non convalidato. L’interpretazione psicoanalitica viene
definita un processo relazionale, costituente centrale del quale è
l’esperienza del paziente di sentire compresi i propri sentimenti
(Stolorow, Atwood, Ross 1978).
Anche il concetto di psicosi viene rivisitato secondo la prospettiva
intersoggettiva. A tal proposito riportiamo la relazione di
George
Atwood
:
Mondi frammentati / stati psicotici: una prospettiva
post-cartesiana dell’esperienza di annichilimento personale
.
In essa si comincia col riesaminare la distinzione tra nevrosi e
psicosi, delineando le differenze sostanziali tra una lettura
tradizionale e freudiana, ed una visione post cartesiana. Nella prima
il criterio di distinzione è essenzialmente nella valutazione del
contatto che il paziente mantiene con la realtà oggettiva, mentre in
una visione intersoggettiva si lavora in un continuum definito da
varie dimensioni della soggettività, in cui le cosiddette psicosi
mostrano esperienze che ruotano attorno al tema
dell’annichilimento personale. Altro tema trattato è, nella parte