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Robert D.Stolorow, Ph.D.
Dalla pulsione all'affettività:
contestualizzare la vita psicologica
Parole chiave
: contestualismo fenomenologico, sistemi
intersoggettivi, pulsione, affettività, trauma, principi organizzatori,
inconscio (preriflessivo – dinamico – non convalidato),
interpretazione, Cartesio, Heidegger.
La mia tesi in questo articolo è che il cambiamento nel
pensiero psicoanalitico dal primato della pulsione al primato della
affettività, porti la psicoanalisi verso un contestualismo
fenomenologico (Orange, Atwood, Stolorow, 1997) e verso
un’attenzione particolare ai sistemi dinamici intersoggettivi (1997).
A differenza delle pulsioni, che hanno origine nell'interiorità
profonda di una mente cartesiana isolata, l'affetto, cioè l'esperienza
emotiva soggettiva, è qualcosa che dalla nascita in poi è regolato, o
non-regolato, all'interno di sistemi relazionali. Quindi il porre
l'affetto al centro, automaticamente comporta virtualmente una
radicale contestualizzazione di tutti gli aspetti della vita psicologica
umana.
La teoria freudiana tradizionale è pervasa dal "mito cartesiano
della mente isolata" (Stolorow e Atwood, 1992). La filosofia di
Cartesio divideva il mondo soggettivo in una regione interna e una
esterna, separava sia la mente dal corpo che la cognizione dagli
affetti, reificava e assolutizzava le divisioni che ne risultavano, e
dipingeva la mente come un'entità oggettiva che ha il suo posto tra
gli altri oggetti, una "cosa pensante", che ha un interno con dei