Pagina 52 - Self Rivista - Anno 1 n°3

Versione HTML di base

52
Una rottura nella percepita continuità dell’indentità personale porta
nel tempo all’ossessione di ricordare e rivivere un grande numero di
eventi presi dal passato recente e remoto, e rievocare i vari eventi
incarna lo sforzo di porre in un tutt’uno quei frammenti della storia
personale che erano stati temporaneamente scissi. L’esperienza
della disintegrazione della realtà stessa, dello smembrarsi del
mondo in una confusione di percezioni slegate tra loro, e di
accadimenti privi di significati, apre la strada a deliri di riferimento
in cui gli elementi isolati sono tessuti insieme e forniti di un
significato oscuro e direttamente personale. Gli impercettibili
cambiamenti delle sembianze dei familiari, sembrano indicare delle
modificazioni e delle rotture di identitá preannunciando la
frammentazione del mondo in un caos temporale, e queste rotture
nella continuità vengono riparate e appianate dall’idea delirante che
i familiari siano stati in qualche modo sostituiti da nefasti impostori.
In ciascuna di queste situazioni, il tratto piú importante è
rappresentato dal tentativo di reintegrare un mondo frammentato e
di ristabilire la sensazione di esistere in modo coerente e costante,
mentre al tempo stesso lo stato di annichilimento sottostante
recede nello sfondo.
In altri casi, invece, il senso di annichilimento stesso emerge
in primo piano, spesso attraverso simboli vividamente concreti,
tanto che le immagini della distruzione personale pervadono e
dominano l’esperienza dell’individuo. In questo caso, l’estremo a cui
è portata la concretizzazione aiuta a mantenere la consapevolezza
dello stato di dissolvimento del senso di sé. Ad esempio l’immagine
di essere avvelenati da agenti chimici mortali o da gas invisibili,
descrive concretamente la sensazione di essere infiltrati e
successivamente eliminati dall’impatto intrusivo dell’ambiente
circostante. Allo stesso modo, la descrizione di una macchina che