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alimentando una spirale di mondi disgregati nei quali la paziente
stessa elabora immagini del proprio annullamento sempre piú reali,
e il clinico si spaventa sempre piú allo spettacolo di follia che si sta
schiudendo innanzi ai suoi occhi. I cosiddetti deliri della paziente,
nel contesto di questo circolo vizioso, emergono come espressioni
di soggettivitá messe sotto pressione, prodotti della guerra di
mondi costituiti dalla mutua incomprensione e dalla mutua non
convalida.
Al fine di definire e illustrare ulteriormente il contesto
dell’annichilimento personale, vorrei parlare di un’altra paziente,
una giovane donna cattolica la quale per anni aveva avuto visioni in
cui possedeva uno speciale contatto con Dio. Nelle vivide
allucinazioni e nei deliri elaborati, ella viveva un’unione con Dio il
Padre e con Dio il Figlio, identificandosi ora con la Santa Vergine,
ora con lo Spirito Santo o con lo stesso Gesù Cristo. Per il fatto di
aver riferito di essersi accoppiata sessualmente con Gesù, di essere
fisicamente volata a Roma nelle braccia del Papa, e di essere il
tramite del potere curativo di Dio, colei che riappacifica l’intera
razza umana, le persone che vivevano accanto a lei non avevano la
capacità di collegare le loro esperienze personali alle sue in un
dialogo sensato. Per questo motivo fu detto che la paziente aveva
perso il contatto con la Realtá e che era psicotica. Naturalmente da
un punto di vista fenomenologico una diagnosi o un giudizio di
questo tipo non sussistono, dato che si cerca invece di comprendere
la paziente nei suoi termini soggettivi stessi, esplorando la storia
degli eventi che avrebbero potuto rendere la sua situazione
umanamente intellegibile. Questa indagine ha fatto sì che
emergesse un incidente significativo accaduto negli anni
dell’adolescenza della paziente, il suicidio improvviso del suo amato
padre in seguito ad amare delusioni nella vita privata e in quella