Pagina 60 - Self Rivista - Anno 1 n°3

Versione HTML di base

60
professionale. Inoltre si scoprì che il suicidio del padre era stato
messo a tacere dalla famiglia, falsamente ridefinito come un
incidente e infine nascosto dietro un muro di silenzio impenetrabile.
In tal modo i rapporti della famiglia continuarono come se il suicidio
del padre non fosse mai accaduto, si parlava così poco di lui che
egli fu relegato allo stato di qualcuno che non era mai esistito.
Negli anni che seguirono l’allontanamento della famiglia dalla vita e
dalla morte del padre era stato il contesto di un senso di morte
interiore e di isolamento gradualmente sempre più profondi della
paziente. Questo fu inoltre la cornice delle sue prime ruminazioni su
Gesù Cristo e su un posto speciale nella Santa Trinitá che
immaginava per se stessa. Per più di dieci anni, i pensieri religiosi
segreti sulla sua relazione con Dio gradualmente sbocciarono in
realtà deliranti ben strutturate, che esplosero alla fine con grande
violenza all’interno della famiglia, portandola al primo dei numerosi
ricoveri psichiatrici. Espressioni fondamentali della paziente in
questo periodo erano rappresentate da forti e vigorose richieste di
essere immediatamente unita a Gesú, che lei credeva si fosse
miracolosamente reincarnato nei panni di un consulente affiliato
alla chiesa che aveva conosciuto un tempo e per il quale
aveva
lavorato
per un breve periodo di tempo.
Il legame con il padre – sostegno fondamentale per la paziente
nel corso dell’adolescenza - non solo era stato perduto quando era
morto; la sua morte era stata un suicidio intenzionale, che era
impensabile se, come lei aveva creduto durante i suoi primi anni di
vita, il padre l’avesse amata realmente. Tuttavia, la stessa
esperienza insopportabile di esser stata tradita dal genitore, era
stata soppressa dalla negazione della famiglia, cosicché sia la realtà
di quello che aveva conosciuto quando lui era ancora in vita, sia le
sensazioni legate alla perdita così cruenta, furono annullate e