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erodere progressivamente legami di sostegno con gli altri minando
alle basi il significato che una persona attribuisce alla propria
esistenza. Crolli improvvisi senza una causa che li provoca,
deterioramenti graduali in assenza di un trauma o di uno stress
significativi, esplosioni inspiegabili di esperienze psicotiche che non
possono avere altra fonte che un processo patologico situato
all’interno del paziente: questi sono alcuni tra i fenomeni che
appaiono con evidente chiarezza sotto la lente della comprensione
cartesiana. Il punto di vista post-cartesiano, al contrario, ci
permette di concentrarci sul fatto che queste esperienze
catastrofiche sono incluse in campi transazionali e intersoggettivi.
Un’ottica di questo tipo ci apre gli occhi a significati che
precedentemente non vedevamo nelle espressioni del paziente;
significati nei termini dei quail le manifestazioni della cosiddetta
psicosi diventano improvvisamente nuovamente comprensibili. Alla
luce di questo nuovo modo di comprendere, cosa ancor più
importante, appaiono anche nuove opportunità di intervento
terapeutico, e la stessa devastazione del mondo del paziente forse
si apre a una trasformazione curativa.