ogni inizio analisi . Mi venne poi in mente una situazione infantile, più volte affrontata
nella mia analisi personale , una promessa fatta a me stessa davanti alla depressione
di mia madre, che avrei dedicato tutta la mia vita a renderla serena. Ed ora mi facevo
pagare? Sicuramente questa assunzione remota di un impegno affettivo creava
ancora dentro di me un disagio che aveva incrociato stati d'animo della pz. legati
forse al timore dell'inizio di una esperienza nuova e importante o all'incertezza
sull'affidabilità dell'altro nelle cui mani si metteva. O su altro di cui ancora non
conoscevo nulla,
Appena si presentò alla seduta mi disse “ Mi hanno rubato la borsetta” Allora la rividi
mentre l'ultima volta frugava nella sua borsa quasi a voler nascondersi, le avevano
portato via il suo rifugio. Cominciò a raccontarmi l'episodio del furto, della sua
sbadataggine, dell'essersi sentita persa senza documenti ma anche senza gli oggetti
importanti della sua vita che portava sempre con sé. Una violenza molto forte. Mi
chiesi a voce alta se anche qui con me avesse provato uno stato simile che l'aveva
spaventata, legato al timore di una esperienza di perdita piuttosto che di crescita.
Incominciammo insieme a ripercorrere ciò che era avvenuto nell'ultima seduta. Mi
ripetè che il mio messaggio le aveva fatto molto piacere e probabilmente le aveva
fatto cambiare idea e riavvicinarsi. Le ero apparsa una persona diversa più empatica e
flessibile.
A questo punto pensai fosse utile svelare alla mia paziente le mie difficoltà rispetto
alla comunicazione di queste regole, al mio imbarazzo che mi aveva forse fatto
indossare una maschera più rigida per nasconderlo. Mi ascoltò in silenzio poi aggiunse
che lei spesso era stata ritenuta più grande della sua età, come quando a cinque anni
andava con la mamma a vendere le uova e teneva il conto dei pagamenti “ E' stato
anche carino così ho imparato le tabelline” o a nove anni quando era stata lasciata per
un anno in città da sola presso una maestra per concludere la scuola, mentre i
genitori si trasferivano in campagna. Anche lei aveva dovuto indossare una maschera
di adultità per non deludere i genitori .
Il mio autosvelamento, oltre a portare ad una presa di consapevolezza importante
nella pz, aveva anche intercettato, ce ne accorgemmo a posteriore, una sua
aspettativa: venendo in analisi ella desiderava di poter liberarsi da un senso di
continua e preoccupata responsabilità verso sé e verso gli altri, e poter così sentirsi
più libera. Le regole erano state percepite invece come un ulteriore peso da
assumere.
SELF DISCLOSURE
L'enactment è un autosvelamento inconscio, la self disclosure è un auto svelamento
intenzionale
Il tema dell'auto svelamento è forse uno degli argomenti più controversi della
psicoanalisi contemporanea ma ugualmente sembra suscitare grande interesse. É
certamente un concetto conseguente all'importanza riconosciuta all'interazione e
all'enactment nella relazione analitica ma paradossalmente non del tutto nuovo. Già
Freud, in risposta all'analisi affettiva di Ferenczi, aveva esaminato la possibilità che
l'analista si rivelasse al paziente, possibilità che poi scartò decisamente perchè la
riteneva responsabile di rinforzarne le resistenze, anche se nella clinica era spesso
molto più trasgressivo di quanto non affermasse in teoria. Le proposte comunque di
svelamento del proprio controtransfert e di analisi mutua quindi di Ferenczi furono
considerate un tabù per la comunità psicoanalitica
Che cosa si intende per self disclosure? In realtà esso si riferisce ad interventi diversi
da parte dell'analista, ad autosvelamenti riguardanti le associazioni dell'analista
quando sta col paziente o anche in sua assenza, o alle sue risposte affettive