sviluppato. Ma il sorriso è lì da vedere e l’intenzionalità è innata nell’uomo ed è
presente nella linea filogenetica già dagli scimpanzé (Warneken, F., Chen, F., &
Tomasello, M., 2006). Va aggiunto che l’intenzione è sentita come una spinta, ed è
quindi anche un implicito agente espresso da ogni nostro moto, moto e intenzione
sono collegati implicitamente e questo è già parte di ciò che cercheremo di vedere.
Quindi questo scritto si inserisce nell’ampio tema dell’innovazione in psicoanalisi,
innovazione che oggi non si limita alle comunicazioni dichiarative simboliche.
Secondo Gabbard (Gabbard, G. O. & Westen, D., 2003) col declino del ruolo
dell’interpretazione e dell’insight la psicoanalisi non ha mai avuto un pluralismo come
oggi sui concetti di azione terapeutica. L’azione terapeutica non può esplicarsi che
attraverso un qualsiasi canale che diventi una comunicazione: oggi l’innovazione
passa attraverso il rendersi conto che i canali non hanno un riferimento espressivo
solo nel linguaggio verbale: questi canali o linee comunicative non appartengono alla
parola in se stessa. Nonostante ciò sulla parola è stato principalmente fondato e
continua prevalentemente a fondarsi il costrutto della psicoanalisi. Aggiungere questi
nuovi canali e capire quale comunicazione contengono implica arricchire la
comprensione di ciò che avviene nel rapporto terapeutico. Sappiamo tutti che esiste
una comunicazione paralinguistica non basata sulle parole, sappiamo che è
importante, ma sappiamo anche che, essendo di recente esplorazione, tale
comunicazione non è conosciuta e frequentata come il simbolismo dichiarativo.
Le forme implicite
In questo scritto tento di esaminare qualcuna delle forme dell’implicito che, secondo
me, assume un significato meritevole di attenzione per il clinico. Tali forme possono
essere esaminate, come ogni modello scientifico, da più punti di vista. Il punto che
intendo illustrare è che oltre a manifestarsi in modo fenomenico coerente con la forma
verbale, modo con cui la comunicazione viene arricchita di significato, per il clinico una
interessante manifestazione della comunicazione implicita è quando si rivela
incoerente, cioè quando è costituita da una comunicazione grossolanamente o
finemente costruita in modo incoerente tra contenuto dichiarativo ed espressione non
dichiarativa oppure quando è costruita solo da comportamenti, da azioni senza alcun
contenuto dichiarativo e quindi è costruita solo implicitamente.
Per esempio, fra mille ricerche, Haviland, J. M., & Lelwica, M. (Haviland, J. M. &
Lelwica, M., 1987) hanno mostrato che bambini di 10 settimane rispondono
sorridendo alla gioia delle mamma, aggrottano le sopracciglia se è arrabbiata e
reagiscono sbavando, masticando a vuoto ecc. alla sua tristezza. Non si limitano
quindi solo ad una risonanza globale e distinguono quelle tre emozioni della madre. Il
Boston Change Process Study Group rileva che l’implicito può avere perciò un livello di
esperienza, come nella ricerca, che fa leggere affetti ed azioni in termini di intenzioni.
In questo modo le azioni e le conoscenze relazionali implicite possono acquistare un
significato. Con ciò viene evidenziato che la credenza che il significato si generi solo
dalla simbolizzazione, è errata. Il bambino, nonostante sia incapace di riflettere sulle
sue azioni, agisce con significato, come tutti possono osservare dalle sue espressioni,
dai suoi gesti e dalle sue posture.