A.: “Renate sente. Impara a sentire! Poi decide e prende in mano il suo destino.
Dalla “buca”, si percepisce il crescendo della musica che come in un gorgo porta
Renate ad una esplosione, a provare l’amore, la passione e a sentirsi amata e
desiderata.
L’unione tra la musica, la protagonista, il pubblico ed i musicisti è all’apice. Insomma
nel concitato culmine rivive! Capisce? Rivive!
E’ una sensazione incredibile, e molto bella. E’ unica!
Credo di non avere mai provato nulla di simile nella mia vita!”
Sono emozionata anche io e guardando Amedeo, credo di non averlo mai visto così.
“Epilogo”
Non abbiamo mai fatto cenno a “quella” seduta, né io ho mai trovato una
soddisfacente spiegazione di ciò che avvenne.
Tante domande mi sono posta, tante risposte sono affiorate che hanno evocato
altrettante domande.
La cosa certa è che dopo quella seduta, la sua vita è cambiata radicalmente ed anche
la nostra relazione.
Affetto, complicità, riconoscimento reciproco ci hanno portato a lavorare insieme in un
modo nuovo, più vitale.
Amedeo lascia la propria stanza solitaria e diventa primo attore sul palcoscenico della
sua vita.
Abbandona il proposito di diventare avvocato.
Trova un posto di lavoro in un’azienda di un amico dello zio. Si tratta del primo lavoro
della sua vita.
Frequenta alcuni amici della cugina, con cui condivide l’interesse per la musica ed il
teatro. Tra loro conosce una ragazza, con la quale inizia una storia, che diviene presto
una convivenza.
Decidiamo così di salutarci.
A.: “Dottoressa, cosa posso dire? Sto bene! Sono contento. Lavoro. Mi sento vivo, e
culturalmente attivo. Certo, non so se sia amore con F., ma stiamo bene insieme e
questo mi basta. In realtà ho sempre qualche incontro “gaio” che tengo ben nascosto.
Eh, i triangoli della mia vita … In effetti non ho mai
sentito
l’esigenza di “scegliere” e
sento in me una grande armonia, un buon equilibrio. Io e lei, Valeria, siamo “stati
insieme molto tempo”… E’ con lei che si è aperto il mio “baracchino”. Ora il mio mondo
che prima era vuoto e freddo è popolato di emozioni che colorano la mia vita che è
calda e completa.”
Caro Amedeo, ci saranno ancora alcuni triangoli, ma penso che siano sempre meglio
delle “linee spezzate” algide e vacue del tuo tempo passato.
1...,133,134,135,136,137,138,139,140,141,142 144,145,146,147,148,149,150,151,152,153,...173